VAJO DELL’ACQUA

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Descrizione

Imponente canalone che da Bocchetta Zevola sprofonda per più di 700 m in direzione nordest fino a spegnersi nella testata dell’Agno di Lora, poco a sud del Rifugio C. Battisti. Ovviamente, sul versante vicentino del Gruppo del Carega. Il toponimo attuale era tradizionalmente in uso tra i malgari e riferito a una sorgente che sgorga quasi al termine del vajo. Un tempo era conosciuto anche come Vajo Battisti, o più spesso Vajo della Neve o Vajo Bianco, evidentemente per via della neve che vi rimane a lungo. D’inverno infatti, e fin quasi all’inizio dell’estate, si trasforma in uno splendido scivolo, ben degno di reggere il confronto con altri e più noti percorsi del genere, sicuramente consigliabile a chi voglia avvicinarsi ad un’attività di ascensioni su neve e ghiaccio. Largo e moderatamente pendente all’inizio,  si restringe verso la metà tra due muri rocciosi, in un canalino largo appena una decina di metri e decisamente più ripido. È il punto più delicato dell’ascensione e richiede di essere superato senza esitazioni perché tutto quello che cade dall’alto inevitabilmente confluisce nella strozzatura. Al di sopra, il vajo torna a farsi più largo e la pendenza  diminuisce. In uscita alla bocchetta, possibilità di cornici di neve. Prove di alpinismo in un ambiente selvaggio e suggestivo.

Dettagli gita

14/03/2015
Canyoning
Francesco De Boni e Alberto Perolo
PD (Alpinistica impegnativa)