TRA LE VIGNE DI FUMANE AL MONTE SANT’URBANO

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Descrizione

“È un vino rosso cordiale come un fratello con cui si va d’accordo”. Così il colonnello Cantwell, protagonista del romanzo di Hemingway, Di là dal fiume e tra gli alberi, parla del Valpolicella che sta sorseggiando nelle stanze dell’Hotel Gritti di Venezia. Proprio come faceva lo stesso Hemingway, convalescente dopo le battaglie sul fronte italiano della grande guerra. Omaggio ad un vino che apprezzava e ad una terra che con questo vino quasi si identifica.
È pura fantasia che il nome della Valpolicella derivi da “molte celle”, cioè terra delle molte cantine, ma è già significativo che qualcuno l’abbia proposto. Di sicuro la più che millenaria coltura della vite ha disegnato l’aspetto del territorio della Valpolicella, ed è stata determinante nel costruire nei secoli uno dei più dolci paesaggi del veronese. Lunghe infilate  di muretti a secco, con le pietre regolarmente disposte a lisca di pesce, sostengono estesi terrazzamenti a filari di vite e frutteto. Qua e là nel verde affiorano corti rustiche, chiesette medievali, isolate case di pietra e ville rinascimentali. Fra i più antichi e tipici complessi di architettura rurale che si incontrano lungo questa tranquilla passeggiata autunnale fra i vigneti intorno a Fumane, la corte di Osan, con barchessa a doppio loggiato fiancheggiata da una bella torre colombaia.

Dettagli gita

23/11/2011
Superseniores
da località Casterna, tra San Pietro in Cariano e Fumane
Isabella Bravi, Sergio Capitanio e Giuseppe Golia
E (Escursionistica)
ore 4 - m 250