Descrizione
Ai confini di Basilicata e Calabria il Parco Nazionale del Pollino, il più grande d’Italia, è letteralmente immerso nel cuore del Mediterraneo. Percorrendo gli alti crinali delle sue vette, coperte di neve per molti mesi all’anno, lo sguardo corre dalle coste tirreniche di Maratea e Praia al litorale ionico da Sibari a Metaponto.
Ricche sorgenti, grotte carsiche, pareti strapiombanti alte centinaia di metri e profonde gole, faggete, cerrete, vasti pascoli e riarse pietraie, masserie e antichi borghi costituiscono uno dei complessi montuosi più interessanti dell’Appennino Meridionale. Qui vivono molte specie animali a rischio di estinzione: dal lupo al capriolo di Orsomarso, dallo scoiattolo nero all’avvoltoio degli agnelli, che hanno trovato riparo nei suoi boschi impenetrabili e negli angoli più remoti. Sui costoni, tra massi e pietraie, sopravvive l’ultima colonia di Pino loricato, albero di origine balcanica, relitto delle glaciazioni. È una rarità botanica e il simbolo stesso del Parco del Pollino. Gli esemplari più antichi, veri e propri "patriarchi" del mondo vegetale, raggiungono i mille anni d’età.