Descrizione
Alti alberi e un lussureggiante sottobosco, verticali pareti di roccia incise da grotte e “covoli”, rane, salamandre e scoiattoli: sembrerebbe una descrizione un po’ enfatica, ma il Vajo Borago è una delle poche oasi naturalistiche (e delle più originali) a ridosso della città. Profondamente inciso a forma di canyon, scende dal cono basaltico del Monte Tondo, poco sopra Montecchio, e confluisce nella valle di Avesa all’altezza del Monte Spigolo, 600 metri più in basso. Salendo dai vigneti ed i coltivi che circondano le ultime case di Avesa, la valle, all’inizio larga e soleggiata, si restringe ben presto in una profonda e fresca forra. Poco più avanti sembra chiudersi in modo piuttosto brusco e imprevisto sotto una parete verticale, alta più o meno una trentina di metri. Il salto viene superato senza problemi grazie ad una comoda scala metallica. In breve si esce dal bosco, e si risale la collina, terrazzata e coltivata a ulivo e ciliegio, fino al paese di Montecchio.
Da Avesa, un’escursione circolare suggestiva, divertente e poco faticosa, richiede solo un minimo d’attenzione per alcuni tratti facilmente attrezzati.