Descrizione
La Catena della Mendola che dal Passo Palàde si allunga a meridione fino alla stretta di Mezzolombardo, precipita sulla valle dell’Adige con un grandioso salto di roccia. Sul versante opposto invece digrada sull’alta Val di Non con dolci pendii, a tratti quasi un altopiano di bosco e vaste e luminose radure di prato. Un tempo quest’ultime erano anche più estese e rappresentavano una importante risorsa per i contadini della valle, che vi salivano con la famiglia per la breve stagione della monteson (la fienagione) che doveva garantire il fieno per tutto l’inverno. Lo sfruttamento dei boschi, dei prati e delle terre comuni era governato, qui come in molte altre regioni delle Alpi, da un preciso sistema di “regole”. Quelle di Cavareno (Val di Non), dapprima trasmesse oralmente di generazione in generazione, quindi trascritte intorno al XII-XIII secolo in una vera e propria Charta, vennero infine abolite con l’occupazione napoleonica del Trentino. Ne rimane memoria nel nome del bellissimo piano che dal Pénegal dolcemente cala verso la valle del Rio Novella, poco a nord del Passo della Mendola: le Regole di Malosco.