Descrizione
Con le sue sei cime disposte a ferro di cavallo intorno all’aspro vallone che lo spacca in due, il Gruppo del Sassolungo fa da scenografico sfondo ai verdi pascoli dell’Alpe di Siusi. La più occidentale di queste vette, il Sassopiatto, digrada con una caratteristica, enorme scarpata di detriti e rocce rotte, facilmente accessibile e lungo la quale corre la via comune di salita, praticamente un sentiero. Dalla vetta la veduta sul selvaggio anfiteatro roccioso è di impressionante grandiosità.
Al Sassopiatto si può però salire, senza troppe difficoltà, anche per l’opposto versante, lungo la vecchia via di Oskar Schuster, aperta nel 1896. Già l’anno dopo la via era segnata e attrezzata con qualche corda fissa. Quella che è considerata la prima ferrata delle Dolomiti, la Ferrata delle Mesules, verrà solo quindici anni dopo, nel 1912. E in effetti, per la via Schuster non si può parlare di vera e propria via ferrata, le attrezzature sono molto discontinue e le difficoltà modeste. Tuttavia la verticalità, l’esposizione, e la mediocre qualità della roccia richiedono esperienza, attrezzatura e prudenza. L’alternativa, proposta e riservata ad un secondo gruppo, è il giro intorno al Sassopiatto, classica escursione non troppo impegnativa, varia e panoramica.