Descrizione
Non serve andar lontano. Visto con occhi nuovi o in circostanze meno solite anche il paesaggio più noto e consueto, vicino a casa, ci può sorprendere. “È senza fine anche la più piccola parte di mondo” scriveva Nietzsche. Basta saperla guardare. A tre giorni dal plenilunio di febbraio, già al primo buio poco dopo il tramonto, il disco quasi perfetto della luna splende sulle dolci ondulazioni della Lessinia. I colori si riducono ad una tavolozza esigua ed essenziale, allo scintillio della neve, al blu intenso del cielo stellato, al disegno netto e contorto dell’ombra degli alberi spogli. E che sensazione diversa ed estraniante il profondo silenzio della notte, fatto di scricchiolii sulla neve, richiami lontani di qualche animale, leggero soffio del vento tra i rami.
Quella che proponiamo è una delle più conosciute escursioni sul nostro altopiano, di cui raggiunge una delle cime più alte. Piuttosto lunga, ma senza difficoltà, attraversa una zona solitaria e suggestiva, in un ambiente probabilmente meglio preservato e più rispettato che altrove in Lessinia.