GRAND TOURNALIN (m 3379) E MONTE FALLÈRE (m 3061)

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Descrizione

Al cospetto delle grandi montagne delle Alpi Graie e Pennine, prime ricercate mete agli albori dell’alpinismo, ce ne sono altre, “minori”, che non hanno, si fa per dire, altra attrattiva che lo stupendo, vastissimo panorama di vetta. Sono i belvedere della Vallée: il Grand Tournalin, tra Cervino e Monte Rosa, il Mont Fallère, il tremila più prossimo alla città di Aosta, e altri ancora, la Testa Grigia, il Mont de la Saxe…(li metteremo in programma nei prossimi anni). Furono saliti, tra i primi, da grandi alpinisti, J.A. Carrel, E. Whymper, H.B. de Saussure, Amé Gorret, che da lì scrutavano i colossi che avevan di fronte alla ricerca d’una via di salita. Poi venne la moda di andarvi ad ammirare il panorama al sorgere e al calar del sole. Si costruirono mulattiere, sentieri sulle creste e modeste capanne appena sotto le cime. La moda, come si sa, passa e le difficoltà di manutenzione si dimostrarono quasi subito insostenibili. Prive di interesse alpinistico furono presto trascurate e le realizzazioni andarono in rovina. Rimane, ovviamente intatto, il fascino delle grandiose vedute che tanto impressionarono i primi salitori. Mete troppo lontane ed impegnative per gite in giornata, meritano che si dedichi loro un fine settimana. Magari piuttosto impegnativo, ma anche senza grandi difficoltà.Due montagne della Val d’Aosta, famose per il loro panorama, adatte a riempire gli occhi di grandiosi vedute prima della pausa invernale. La prima, il Grand Tournalin, è una bella piramide rocciosa del massiccio del Monte Rosa, la più elevata della lunga dorsale tra Valtournenche e Val d’Ayas. Il panorama dalla sua cima è così vasto che già i primi salitori (l’abate Amé Gorret con dei compagni) ne rimasero profondamente impressionati, e ben presto venne costruita una mulattiera che permetteva alle cavalcature di giungere a mezz’ora dalla cima. A pochi metri dalla vetta fu pure costruito un modesto rifugio, dedicato a Jean Antoine Carrel, per poter ammirare la levata del sole, e del quale restano pochi ruderi. Eccezionale il panorama sul Cervino e la catena del Monte Rosa. La seconda, il Monte Fallère, si alza a nord-ovest di Aosta e rappresenta il “tremila” più prossimo alla città. Montagna dai profili nient’affatto arditi, è tuttavia famosa per la vista sull’intera Vallée e le sue montagne, tanto che nel 1884 venne costruita, 80 metri sotto la cima, una capanna del CAI di Aosta, ora completamente in rovina, dedicata alla Regina Margherita

Dettagli gita

2 giorni
10/10/2009 -> 11/10/2009
Escursionistica
facendo base all'unico albergo di Cheneil o in altro nei paesi al fondo della Valtournenche
Alberto Perolo
EE (Escursionistica esperti)