Descrizione
Con andamento quasi parallelo al vicino e più vasto Lago di Caldonazzo il Lago di Levico si distingue per la fitta fascia di bosco che, dalle pendici della Panarotta da un lato e dalla Collina di Tenna dall’altro, scende fin sull’acqua, conferendogli quasi l’aspetto di un profondo, seppur breve, fiordo. Insenature, canneti, anatre selvatiche e svassi, salici piegati a toccar l’acqua verde smeraldo, tutto concorre a disegnare un quado piacevole e riposante, in un ambiente sinora miracolosamente sfuggito alla speculazione edilizia. E lungo tutto il percorso di questa facile escursione i segni, suggestivi ed interessanti, di una lunga storia umana. La bella mulattiera, che corre sul filo della collina morenica tra i due laghi, la chiesetta di San Valentino, sorta probabilmente su un precedente luogo di culto, come fa supporre l’enorme masso su cui è costruita l’abside, il miliario romano che segnava il passaggio della Via Claudia Augusta Altinate, fuori dalle paludi del fondovalle, la poderosa struttura in pietra dei due forti austriaci, che dalle contrapposte colline controllavano la piana di Caldonazzo…