Descrizione
Incredibile quello che riuscivano a ideare e realizzare nei “bei tempi andati”. Senza indulgere a facili meraviglie, proviamo però a immaginare. Per una bella stradina tra i boschi abbiamo lungamente risalito una valle solitaria e fuori mano. Abbiamo poi preso un sentiero tra i prati e seguito incerte e malagevoli tracce su ripidi macereti e finalmente, faticosamente, siamo arrivati su una cima, a tremila metri, fuori da ogni percorso frequentato. Sono almeno quattro ore che camminiamo. L’ambiente è impressionante e selvaggio. In giro non c’è nessuno. E… sorprendentemente, davanti a noi si avvia lungo un espostissimo filo di cresta un magnifico sentiero, in gran parte artefatto, costruito commettendo fra loro grandi lastroni di roccia. Va verso un’altra cima, turrita e inespugnabile come un castello. Sembra di essere nel paese di Oz, la strada dei mattoni gialli…Poi, le solite, sacrosante cose: la cima è molto interessante, il panorama vastissimo ed insolito, la fatica tanta e la soddisfazione anche maggiore. Ma crediamo che la curiosità di quell’improbabile sentiero, realizzato dal DÖAV agli inizi del secolo scorso per accrescere l’offerta “turistica” dell’appena costruita Fürther Hütte (oggi Rifugio Vedrette di Ries), la qualità e il luogo della costruzione, da soli valessero la fatica dell’escursione che abbiamo immaginato.