Descrizione
Nel piccolo, verde, solitario e selvaggio gruppo dei Monti di Fundres le vette che raggiungono quota tremila sono solamente quattro e di queste la Cima di Valmala è quarta in ordine d’altezza. Tanto basti a chi ama le statistiche. A tutti gli altri invece interesserà sapere che quanto a bellezza delle vedute che regala non è seconda a nessun’altra. Questo fatto, unito alla semplicità della salita, praticamente un sentiero, e alla comodità di un piccolo, accogliente rifugio, conferisce alla Cima di Valmala una certa popolarità e una discreta frequentazione. S’innalza isolata al colmo dei ripidi e in gran parte erbosi versanti dello spartiacque tra le valli di Valles e di Fundres. Dalla vetta si apre un vastissimo orizzonte e la vista spazia dal Bernina al Groβglockner, dal Karwendel alle Dolomiti e alle montagne trentine. Il curioso toponimo originale, Wurmmaulspitze, attestato comunque fin dal 1770, che in italiano suona più o meno come la Cima della Bocca del Verme, deriverebbe in realtà da un celtico vernula, termine che indicava l’ontano minore. Di pura assonanza il nome italiano attribuitole dal solito Tolomei.