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Cristiano Tedeschi, Istruttore nazionale di alpinismo e direttore della Scuola di Scialpinismo Renzo Giuliani di Verona, tenterà domenica 26 agosto, con l’amico alpinista ceco Pavel Bem, di raggiungere i 7.492 m del Noshaq, la cima più alta dell’Afghanistan. L’impegnativa salita di scialpinismo è stata pensata da Cristiano nell’ambito di un più vasto progetto di promozione turistica dell’intera zona del Wakhan Corridor.

Il sogno di Cristiano riprende un vecchio  progetto dell’alpinista Ferdinando Rollando, un italiano folle e visionario (morto tragicamente nel 2014 sul Monte Bianco) che in pieno conflitto tra americani e talebani, si era inventato di andare ad insegnare lo sci agli Afghani. Con l’appoggio anche della Sezione Cesare Battisti, l’intenzione è di proporre e sviluppare da qui al 2021, anno in cui si ricorderanno i 50 anni della Scuola di Scialpinismo Renzo Giuliani, quello che al momento è poco più di un abbozzo: realizzare -attraverso una serie di piccole spedizioni leggere- una rete di conoscenze e una raccolta di informazioni sulle montagne del Wakhan Corridor. Sarebbe bello portare in quei luoghi un’idea di turismo rispettoso e non invadente, ma utile a sostenere una micro-economia diffusa.

Le attività possibili potrebbero essere:

  • formare guide locali
  • insegnare le tecniche e procurare i materiali per la pratica dello scialpinismo
  • raccogliere e divulgare relazioni di salite e trekking
  • creare una rete di referenti locali per trasporti e alloggi
  • installare una stazione meteorologica (in Afghanistan i morti per valanghe sono  3-400 l’anno)
  • installare un piccolo laboratorio per la manutenzione degli sci
  • collaborare con i progetti delle fondazioni Alpistan, Oxus e Mountain Wilderness

Se il progetto andrà avanti, avrà sicuramente l’appoggio convinto della sezione e dei suoi soci.

Intanto, buona fortuna, Cristiano!